tag:blogger.com,1999:blog-76270905297864638282024-03-14T01:30:52.802-07:00Da Perugia a Shanghai - Un italiano in CinaAngelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-13560929364172838412009-01-13T08:18:00.000-08:002009-01-23T08:53:39.253-08:00Cina sempre più su!<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; width: 240px; height: 180px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SXnvoez73uI/AAAAAAAAA4U/zVUUDg4sAg8/s320/shanghai-metro.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278084662692218050" border="0" /><div style="text-align: center;font-family:arial;"><span style="margin-top: 0px;font-size:78%;" >La metropolitana di Shanghai,<br />by <a target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/mobilhomme/2377132524/">mobil'homme</a></span></div></div><div style="text-align: justify; font-family: arial;font-family:arial;">Son sempre più meravigliato da una Cina che fa sempre meglio e dalla sua realtà composita. I passi che il governo cinese fa ogni giorno per migliorare la qualità della vita cinese sono sempre più ampi, e sa ben scegliere in situazioni d'emergenza (come è questa attuale di <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">crisi economica mondiale</span>).</div><p style="text-align: justify; font-family: arial;font-family:arial;">D'altro canto anche andando un po' fuori Shanghai mi son reso conto della vera diversità paesaggistica cinese: presa la <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">metropolitana</span> numero tre, il bus gratuito per 10 minuti che ti porta alla nuovissima linea 9 (costruita in pochissimo tempo), e arrivato alla fine di questa, si ha un'dea della natura cinese, fatta di case di contadini, spazi ampi, risaie, pescatori e vera vita ruruale. Tanto verde. E' stato bellissimo.</p><p style="font-family: arial; text-align: justify;">Sono andato per una cavalcata presso il maneggio di Tina, la mia amica rumena, con Lili, la mia couch di cinese. Per chi volesse saperne di più del posto, alcune foto qui <a href="http://www.7horse.net/">www.7horse.net</a>! E stare lì, sebbene con un'aria non proprio fresca, è stato fantastico. Come è stata fantastica la compagnia cinese serale, che mi ha soddisfatto pienamente.</p>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com29tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-75999819313107451612009-01-03T07:56:00.000-08:002009-01-23T08:51:33.015-08:00Stranezze straniere in terra di Cina<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; width: 240px; height: 180px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SXns2vCX0TI/AAAAAAAAA4M/fTBmdcpsPvI/s320/biciclette-shanghai.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278084662692218050" border="0" /><div style="text-align: center;font-family:arial;"><span style="margin-top: 0px;font-size:78%;" >Biciclette a Shanghai, by <a target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/mak/1944021/">Lomogirl</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Tra una </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);font-family:arial;" >lezione</span><span style="font-family:arial;"> e l'altra </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);font-family:arial;" >di cinese</span><span style="font-family:arial;"> capita di vedere e incontrare persone tra le piu' strambe e che, giustamente, si adeguano allo stile di vita cinese; non solo, ad esempio, si vedono </span><span style="font-style: italic;font-family:arial;" >laowei</span><span style="font-family:arial;"> (stranieri) che vanno con le stesse biciclette scassate dei cinesi, con i loro motorini elettrici, o i sidecar senza targa. O chi, come me, è solito comprarsi la celeberrima dàbing la mattina, una schiacciata di pane fritto con aglio e cipolla dea mangiarsi rigorosamente a colazione.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">C'è anche chi, infatti, è qui da 15 anni e non sa una parola di cinese (e può essere anche comprensibile) e chi invece è qui da 10 anni, sa alla perfezione rumeno, cinese, russo e turco, ma non parla una parola d'inglese (!!!), lingua very simple! E' il caso di una ragazza rumena conosciuta l'altro giorno, che convive con 3 ragazze cinesi: parla perfettamente cinese, cucina perfettamente il </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);font-family:arial;" >cibo cinese</span><span style="font-family:arial;">, si è adeguata completamente alle usanze di queste parti... ma non è in grado di comunicare con altri laowei!</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Dopotutto si è scelta il classico uomo ricco, due fabbriche e 4 case a </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);font-family:arial;" >Shanghai</span><span style="font-family:arial;"> (costo medio di un'abitazione qui: 200.000 euro), che in un sol giorno ha perso 200 mila euro in Borsa. C'è da dire che tutti i cinesi, anche quelli poveri, giocano e vanno matti di Borsa, con la speranza di vedere aumentato, da un momento all'altro il proprio</span><br /><span style="font-family:arial;">capitale. "Sapete com'è... di questi tempi le azioni non vanno granchè", ha detto con tranquillità. Lui, ricchissimo, è una delle persone più brutte (d'aspetto, intendo) che abbia mai visto. Ma simpaticissimo.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Ambedue (lui e lei) amanti del vino, rigorosamente cinese. Sabato andremo a fare una cavalcata insieme. La ragazza è stata maestra d'equitazione. E ci sarà da divertirsi, visto che quella passata è stata una serata veramente eccezionale. </span></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-25397624394622325292008-12-19T02:40:00.000-08:002008-12-19T02:59:07.499-08:00Paura del traffico, pranzo intoccabile anche se più "salato", dormitori...<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><br /><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; width: 240px; height: 180px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SUt9tk5aI8I/AAAAAAAAAtA/0lwMBJ2kHGo/s320/shanghai-traffic.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278084662692218050" border="0" /><div style="text-align: center; font-family: arial;"><span style="margin-top: 0px;font-size:78%;" >Traffico a Shanghai,<br />by <a target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/decade_null/492573539/">decade_null</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">La lentezza del traffico fa sì che i <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">cinesi</span> abbiano una paura folle della velocità, e tutti, taxisti compresi, hanno paura di andare, anche a strade vuote, a più di 50 km/h. E così l'ambulanza, che utilizza solo la sirena, senza sbrigarsi per nulla. Intoccabile è anche la lentissima pausa pranzo a mezzogiorno e mezzo, 30 minuti in cui il tempo si ferma, i taxi non circolano più, <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Shanghai</span> sembra immobilizzata e –solo per un po' – smette di correre. E ciò, nonostante il rialzo dei prezzi. In tutto il mondo non si fa altro che parlare del rialzo delle derrate agricole, e qui se ne vedono gli effetti diretti: <span style="font-style: italic;">Saizeriya</span>, una catena di ristoranti economici dove si può comprare un piatto di pasta a un euro o carne + patate + brocco li + uovo a 1,60 euro, ha rivisto al rialzo il prezzo del riso, che da quei 10 centesimi di prima, proprio questi giorni è raddoppiato, passando a 20.</span><br /><span style="font-family:arial;">Dico circa perchè c'è un altro fatto: la rivalutazione dello <span style="font-style: italic;">yuan</span> (la <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">moneta cinese</span>), che sta diventando più "forte" di prima: se a gennaio 1000 yuan equivalevano a circa 90 euro, oggi equivalgono (11 mesi dopo!) a 120 euro.</span><br /><span style="font-family:arial;">E anche se sta succedendo questo, il costo della manodopera continua a restare basso, e i lavoratori in qualche modo non appagati: proprio l'altro ieri, camminando per strada di sera, ho visto degli operai che dormivano in un dormitorio alquanto strano. Il loro posto di lavoro: finita la loro mansione di muratori, hanno allestito delle brandine con delle coperte sudicie, e si son messi a dormire lì, nella casa in cui lavoravano, forse per 5-6 ore, per poi riprendere a lavorare il giorno successivo e martellare per 18 ore consecutive. </span><br /><span style="font-family:arial;">Ma, ripeto, va sempre apprezzato lo sforzo del <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">governo cinese</span> che sempre più sta adottando misure per risolvere situazioni disagiate, sempre attento com'è alle esigenze della crescita (anche culturale) della propria popolazione.</span></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-72559981704749225552008-12-10T00:52:00.000-08:002008-12-10T01:27:45.665-08:00Insegnanti, ancora sui fake market cinesi, Berlusconi e l'ASEM, churrascheria brasiliana<div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-size:85%;"><span style="font-style: italic;">"Con l'aumento del benessere, tutti si rendono conto, prima o poi, di avere qualcosa da difendere."</span><br />John Kenneth Galbraith</span><br /><div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><br /><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: arrow; width: 240px; height: 180px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/ST-GCUY1BMI/AAAAAAAAAsQ/QflKA-QK3wU/s320/XuJiaHui.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278084662692218050" border="0" /><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-size:78%;" >Una domenica mattina a XuJiaHui,<br />by <a target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/chijs/37814092/">Marc van der Chijs</a></span></div></div><br />Dare lezioni private di lingua qui è pagato dai 12 ai 15 euro all'ora; mi è andata subito bene, avendo trovato già due ragazzi (Jason, un inglese che vuole sposarsi con un'italiana, e Diane, una bella filippina che è stata insieme ad un - ad oggi - nostro politico italiano). Tra due settimane inizierò anche a insegnare part-time alla Scuola di Lingua Italiana di Zhongshan Park, una quindicina di ore a settimana.<br /><br />L'area dove andrò è quella di XuJiaHui, famosa per la stazione sud, i bordelli e qualche <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">f</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">ake market</span>; d'altro canto, i fake market non mancano anche altrove, come a FuXin Lu e a Fuzhou Lu (a due isolati da Piazza del Popolo, la principale piazza di Shanghai). Ambedue riguardano roba tecnologica: ad esempio si può comprare uno di quei dizionari elettronici tascabili di fattura giapponese (parlanti inglese, cinese, giapponese, e spagnolo) a 50 euro, laddove a Tokyo ne costano 6 volte tanto. Ma anche in tema di vestiti non scherzano: se negli shopping center vi sono solo abiti di marca originale, nei mercatini di strada c'è di tutto e di più, a un prezzo talvolta inferiore di 30 volte. E spesso, anche questi capi, non sono fake, sono semplicemente le rimanenze di grandi brand cui è permesso percorrere un mercato parallelo dietro assenso delle grandi multinazionali, a differenza di quanto di sente in giro. Infatti, con questo sistema, intanto le mode prendono piede a basso prezzo, fra i gruppi di giovani, per poi rafforzarsi e "legalizzarsi" all'interno dei centri commerciali: un ragazzo che inizia a vestirsi "alla moda" ricercherà sempre quella marca, anche se a prezzi più alti.<br /><br />Intanto, qualche settimana fa, il primo ministro italiano Berlusconi è arrivato a Beijing per partecipare ai lavori del 7° ASEM che deve gettare le basi di una cooperazione Est-Ovest. I politici cinesi non lo vedono di buon'occhio, al di là del Protocollo, per via delle parole da lui pronunciate un paio d'anni fa: "in Cina i bambini sono stati cotti per essere usati come fertilizzanti". Si attendono da lui, ancora, le scuse ufficiali.<br /><br />Ad ogni modo, consiglio, per rilassarsi dalla politica, di andare in uno dei ristoranti brasiliani in cui con circa 16 euro a testa si mangia a volontà, buffet tra il più vario, carne e pesce; poi, una volta al tavolo, un cameriere ti porta ogni 5 minuti un pezzo di carne diverso dal precedente, come in una delle migliori <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">churrascherie</span>.<br /><br />Se un uomo urlasse per 8 anni, 7 mesi e 6 giorni produrrebbe abbastanza energia per riscaldare una tazzina di caffè. </div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-18545001657171300662008-11-26T12:34:00.000-08:002008-11-26T12:35:55.660-08:00Università in Cina: il centro Aerospaziale di Nanchino<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm2.static.flickr.com/1020/546366419_0c6c314396.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://lh6.ggpht.com/_fxv4LrokfOI/SS2w-jyGQzI/AAAAAAAAAqw/-3XL6XD0uCE/s800/universita-nanchino.jpg" alt="" border="0" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" >Cancello d'ingresso dell'Università<br />di <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Nanchino</span>, by <a href="http://www.flickr.com/photos/ashengrove/546366419/">ashengrove</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Mi è capitata l'occasione di andare ad insegnare lingua italiana all'<span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Università Aerospaziale di Nanchino</span>, in sostituzione di un professore che aveva dei problemi col visto a Hong Kong. Per tre giorni sono tornato nel mondo universitario, e ho potuto vedere come funziona.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Intanto qui i campus sono all'americana, ovvero tutta l'università è concentrata in una sola grande area, fornita di dormitori, alberghi per eventuali parenti, mense, palestra, piscina, discoteca e quant'altro. Tutte le università hanno anche un fiume che le attraversa, e non di rado c'è gente a pescare o coppiette a tubare lungo gli argini.</span><br /><span style="font-family:arial;">Il corso di italiano che ho presieduto era uno di quelli intensivi, 5 ore al giorno, 3 la mattina e 2 il pomeriggio, con una pausa di 2 ore per il pranzo. Per venire in Italia tutti gli <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">studenti cinesi</span> devono conseguire un certo livello di lingua, per poi proseguire con la lingua 6 mesi in Italia, di solito Perugia o Venezia, e poi sparpagliarsi fra le varie università, in genere Milano, Torino, Firenze, Roma.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">La timidezza dei cinesi fa sì che abbiano difficoltà a parlare, e la complessità della lingua italiana non li aiuta. In genere i cinesi studiano molto, a parte quelli di <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Shanghai</span>, metropoli, città troppo occidentale e dai troppi svaghi. Infatti dopo già due mesi di corso, si districa abbastanza bene nella grammatica e nei verbi (regolari) e qualcuno tenta anche congiuntivo e condizionale; il problema è però il vocabolario (la ricchezza linguistica) e la pronuncia. Ho preferito quindi adottare un metodo interattivo, per farli parlare, unendo i banchi, dialogando, ascoltando musica, lavorando sulla ricetta del tiramisù; e abituandoli a pensare che "andare" si può dire anche "dirigersi", e che come aggettivo in Italia non c'è solo "bello". Certo, so che per loro non è facile. A parte il tempo che non ho, ma In fondo io cosa ho imparato di cinese in un mese in Cina? Quasi niente.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">C'è un rispetto osannato per il professore, tutte le aule hanno computer e proiettore, e le segretarie sono disponibilissime per le fotocopie. Dopo le lezioni, le quali possono durare anche fino alle 9 di sera, una marea di gente va a giocare a basket (sport preferito dai maschi), o a correre, o a giocare a badminton e tennis. Un pranzo medio alla mensa, diciamo riso, verdure tofu o carne, costa 70 centesimi. L'attenzione degli alunni in classe in genere è alta, anche perché i corsi di lingua in genere non hanno più di 20 studenti (il mio 16).</span><br /><span style="font-family:arial;">La classe è sempre la stessa, e un capoclasse designato ha la chiave. Nessuno la pulisce, per questo in fondo all'aula ci sono mucchi e mucchi di spazzatura, tovaglioli, bottigliette, perché gli studenti non hanno voglia di buttarle e le spingono con la scopa in fondo... In classe c'è anche un distributore di acqua gratis. Devo dire che è un veramente stimolante ambiente stimolante. I viali e gli alberi dell'università, nonché i parchi, conciliano il sonno degli studenti durante la pausa pranzo.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Anche se quegli stessi parchi la mattina alle 8.30, mezz'ora prima delle lezioni - come il più famoso degli speaker's corner inglese - sono gremiti di studenti che ripassano le lezioni, monologando in inglese, discutendo di matematica, di cinese, di fisica. E' stato bellissimo vederli, ognuno immerso nel suo libro, che leggeva a voce alta incurante dei passanti.</span><br /></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-51822186392487075012008-11-18T17:36:00.000-08:002008-11-26T11:48:00.164-08:00Parchi giochi, mance e lingua cinese<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm3.static.flickr.com/2411/2247313151_8922379d78.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer;" src="http://lh3.ggpht.com/_fxv4LrokfOI/SS2nZJ0Rc7I/AAAAAAAAAqc/a-zM_a9TMgE/s800/parco-divertimenti-cina.jpg" alt="" border="0" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" ><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Shanghai</span> Parco divertimenti cinese, by <a href="http://www.flickr.com/people/pnoeric/">pnoeric</a></span></div></div><div style="text-align: justify;font-family:arial;">Ad agosto, nonostante fossero previste 2 milioni di presenze per via delle <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Olimpiadi</span>, a causa delle ristrettezze nella concessione dei visti da parte del governo cinese si sono contate 500mila persone. Per le autorita' locali e' comunque stata una cassa di risonanza incredibile, tant'e' che negli autobus ancora vengono trasmesse a rotazione le immagini di quell'evento. In effetti, l'attaccamento a manifestazioni esteriori di grandezza (come lo starting delle Olimpiadi) e' palese anche altrove, nei parchi giochi ad esempio. Di cui tutti vanno matti, da 0 a 30 anni. La differenza con un Disneyland (presente solo ad Hong Kong) o un Gardaland e' pero' che e' tutto palesemente finto, mentre noi tendiamo a costruire personaggi e scenografie quanto piu' possibile vicini al vero.<br />E ho anche scoperto che lasciare le mance qui non solo e' maleducato, ma proibito: ho provato al suddetto parco e in qualche taxi e ristorante. Poi ho scoperto che per i dipendenti e' una sorta di tradimento verso la propria azienda (e quindi nazione), poiche' l'azienda potrebbe pensare che si stia tentando di fare affari dietro le sue spalle. Ho anche provato a farmi spiegare il perche' in cinese, ma non ci ho cavato un ragno da un buco, vuoi perche' in ogni citta' parlano un dialetto diverso dal cinese mandarino, vuoi perche' non conosco a sufficienza la lingua. In effetti il cinese mandarino (putonghua) e' fondamentalmente bisillabico, ma ci sono dei fattori culturali che tendono a conservare l'uso del sistema di scrittura ideogrammatico. La scrittura, con tutta la difficolta' data dal lungo percorso necessario per arrivare a dominarla, possiede una grande autorevolezza: per secoli, se non per millenni, il potere e' stato associato in Cina con la capacita' di leggere e scrivere, in quanto la cultura era un requisito necessario per accedere alle cariche governative. Tale scrittura ha avuto un richiamo talmente potente da essere adottato in paesi culturalmente e linguisticamente assai diversi, come la Corea, il Giappone, il Vietnam. </div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-78185908608222543632008-11-10T10:56:00.000-08:002008-12-03T06:10:03.046-08:0024H shops & chinese fast food<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><a title="" target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/lastgunslinger/3012741364/"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SRjCzhMEf0I/AAAAAAAAAoE/1iFfTOdJPEM/s320/jingan-district-shanghai.jpg" alt="" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" ><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Shanghai</span> JingAn area, by <a href="http://www.flickr.com/people/lastgunslinger/">ZeHawk</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Ieri ho cambiato casa, mi son trasferito non troppo lontano da dove abitavo, sempre <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">JingAn area</span>, 30-40 minuti a piedi da dove lavoro. Casa carica, silenziosa, insieme ad una cinese e un ragazzo tedesco che fa il tirocinio alla <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Camera di Commercio Tedesca</span>. Oggi sono andato alla visita di controllo in ospedale, tutto passato, mi hanno dato le solite pomatine e qualche pillola.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Qualcuno, venendo in <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Cina</span>, rimarrà sbalordito dalla maggior parte dei supermercati o qualche <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">negozio</span> che rimane <span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">aperto 24H su 24H</span>. Spesso anche i Mc Donald's. Il fatto è che qui gli operatori vogliono garantire un servizio eccellente ai clienti. In più i cinesi sono tantissimi e gran consumatori fuoricasa, perciò alle 2-3-4 di notte ci sarà sempre qualcuno, o che si tratti di un negozietti di abbigliamento, di un piccolo supermercato, della grande ed economica catena di supermercati LianHua, o di Mc. Donald's. Che comuque avrà il suo bel ritorno economico alla fin dei conti.</span><br /><span style="font-family:arial;">Altro esempio. A pranzo ci sono dei fast food cinesi, cioè un incrocio tra un ristorante e le nostre mense con vassoio, dove scegli il cibo che preferisci, ti viene servito, lo mangi in fretta e furia e te ne torni al lavoro. E' frequentato da tantissimi giovani, anche perchè è economico. Con 1,5 euro mi son preso una zuppa, una ciotola di riso, pollo, pesce, tofu, e uovo con peperoni. La zuppa e il riso erano gratis, compresi nel prezzo degli altri cibi, in genere 50-60 centesimi di euro a porzione.</span></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-51352787827114862202008-11-07T23:45:00.001-08:002008-11-08T00:10:27.460-08:00Esercitazioni militari e Ospedali in Cina<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><a title="" target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/8of12/719989147/"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SRVDm2K-JNI/AAAAAAAAAnc/jZlm8ppdaFc/s200/soldati-cina.jpg" alt="" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" >Soldati cinesi by <a href="http://www.flickr.com/people/8of12/">cornfed1975</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Due domeniche fa lunghissime sirene prolungate hanno suonato a intervalli tutta la mattina. Erano delle esercitazioni militari aeree, anche in prevenzioni di eventi naturali e/o catastrofi, come terremoti. E restando in ambito militare, per la mia ennesima gita a <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Nanchino</span>, al soldo dei miei amici e amiche, e dopo essere stato in rappresentanza come Consolato alla apertura di vari shops a Shanghai, tra cui quello delle penne Aurora (soliti buffet e regali), posso ben parlare della Università di Nanchino. Infiltratomi in qualità di "professore di italiano", col supporto delle mie amiche, nella parte e dormitorio femminile (in genere comunque chiamano la polizia se un uomo di qualsiasi rango entra nel dormitorio femminile) anche per non pagare ulteriormente un albergo, ho potuto assistere a quella che qui è la normalità. Ovverosia le <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">esercitazioni militari</span> per tutte le matricole 19enni, che durano da 1 settimana a 1 mese a seconda delle Università (quella di Nanchino 2 settimane): divisa verde per i ragazzi e blu per le ragazze, con tanto di ordini, passi militari, canzoni, obbligo di portare la bandiera. Tutto il giorno, dall'alba al tramonto, con 4 ore di riposo. E' obbligo farlo si dice, per non abituarsi da subito al lassismo universitario.</span><br /><span style="font-family:arial;">Le camere del dormitorio sono in genere piccole, ma tenute bene: contengono 4 posti letto per camera, con letti a castello sopra la scrivania sottostante. In ogni appartamento ci sono in genere 3 camere. Quello che lascia a desiderare sono i bagni, veramente sporchi, e con le fosse turche.</span><br /><span style="font-family:arial;">Siccome l'ingresso ai maschi è proibito, le coppiette hanno in genere due modi altrettanto usati per fare l'amore: o prendono una stanza d'albergo, anche una signola (19 euro) a notte, in cui possono entrare senza bisogno di documenti anche 4 persone; o chiamano un taxi lo pagano per un giro a vuoto e gli dicono di abbassare lo specchietto retrovisore... (veramente squallido)</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Son dovuto tornare in fretta e furia da Nanchino con il treno lento (che i cinesi odiano, circa 3 ore e mezzo), considerato anche che questa settimana, quella a cavallo fra il 1 ottobre (festa nazionale della fondazione della <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">Repubblica Popolare Cinese</span>), è superaffollata poichè tutti gli studenti e tutti i lavoratori fuori sede devono tornare dalla propria famiglia, senza contare le milioni di persone che approfittano di questi giorni di festa per andare in vacanza.</span><br /><span style="font-family:arial;">Dicevo, sono tornato in fretta e furia per l'apparire di strane bollicine sul corpo ("xiao dou dou" in cinese), scopertesi poi essere <span style="font-style: italic;">varicella</span>, una forma abbastanza lieve. Staremo a vedere. Questo mi ha permesso di approfondire un discorso molto importante, quello ospedaliero. E' vero o non è vero che gli ospedali in Cina sono cari? E' vero e non è vero. Nel senso che se ti rompi un dito e ti devi fare una lastra, o per qualsiasi altra ragione una TAC, la paghi per intero (dai 500 ai 1000 euro). Ma nel comlesso sono più economici e il sistema funziona. Innanzitutto il sistema cinese è efficiente: gli ospedali sono tematici (per esempio io sono andato in quello specializzato in "Dermatologia e malattie veneree"), va compilato un foglietto con uno pseudo nome (non importa se falso, molti lo mettono falso per la privacy), non c'è differenza tra cinese o straniero, la prima volta che vai ti danno una card che sarà utilizzabile in tutti i reparti di tutti gli ospedali intestata a quello pseudo nome.</span><br /><span style="font-family:arial;">In genere gli <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">ospediali cinesi</span> sono sempre superaffolatti e aperti solo dalle 9 alle 17 o 18 (solo il pronto soccorso è sempre aperto), quindi la mattina è probabile che trovi, e non esagero, anche 500 persone in fila. Anche perchè tutti i cinesi sono ipocondriaci, hanno paura anche della più piccola bollicina sul viso. Nonostante ciò di solito in due ore te la sbrighi. Io ci ho messo 1 ora e ho pagato 28 euro per fare la visita specialistica (2 euro), le analisi del sangue (6 euro), comprare le medicine (20 euro per 2 scatole di antivirali e 2 lozioni di calamina che mi basteranno per tutta la rescrudescenza della malattia). E, prurito a parte, ne sono stato soddisfatto.</span></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-3855068392477713522008-11-02T04:09:00.000-08:002008-12-03T06:06:33.566-08:00Efficienza cinese, Festa Nazionale e biglietti da visita<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><a title="" target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/fhke/526433961/"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SQ2YkPSyHRI/AAAAAAAAAl4/kr0gxxeLLss/s200/shanghai-bank.jpg" alt="" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" >Shanghai Bank (Norman Foster) by <a href="http://www.flickr.com/people/fhke/">FHKE</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:arial;">Stamattina sono dovuto andare a pagare il deposito per l'affitto alla <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">banca cinese</span>, banche che lavorano di solito dalle 9 alle 17. Trovatomi di fronte alla banca alle 8.55 mi son ritrovato davanti una fila di quasi 30 persone aspettanti l'apertura della banca, puntualmente avvenuta alle 9. Ho pensato, se fossimo in Italia, qui ci sarebbe da aspettare minimo 2 ore, visto che siamo in Cina, dove tutto è (ahimè?!!!) più efficiente, mi ci vorrà mezz'ora. In realtà, mi ci sono voluti 5 minuti... In italia su 10 sportelli è grassa se ne sono aperti 2 o 3 in Cina, in una filiale tutto sommato piccola, ce n'erano 5 e tutti e 5 aperti, compreso quello con lo "spekaing english service" per gli stranieri, e la guardia giurata predisposta ad aiutarmi nella compilazione del cartaceo in cinese, laddove non avessi capito dove inserire i dati! <span style="color: rgb(255, 0, 0); font-weight: bold;">Questa è la Cina</span>! Pur di aiutarti, e di non perdere "la faccia" di fronte agli "altri" popoli, farebbero di tutto.</span><br /><br /><span style="font-family:arial;">Sono in stampa i miei biglietti da visita con lo stemma del Consolato, da presentare rigorosamente ad ogni incontro pubblico. Lo scambio di biglietti da visita è fondamentale e imprescindibile in ogni incontro. Quando due persone (politici, diplomatici, colleghi d'affari presenti o futuri) si incontrano, non possono non scambiarsi il bigliettino, rigorosamente da presentare con due mani e con la testa leggermente china in segno di approvazione. Prima di consegnarlo va tenuto con ambedue le mani per alcuni secondi per dar modo all'altro di leggere la tua qualifica, dopodichè è immancambile lo <span style="font-style: italic;">xièxiè</span>, il ringraziamento. Da non dimenticare anche che quando un cinese parla inglese, anche se lo parla da schifo, bisogna dirgli "Your english is very very good", in segno di approvazione, ne va della compromissione o meno dei futuri rapporti, anche perchè, tendenzialmente, i cinesi anche nelle riunioni con gli stranieri parlano SOLO cinese. </span><br /></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-61447333714465962232008-11-01T06:35:00.000-07:002008-11-04T07:36:43.452-08:00Exhibitions e Fiere di Shanghai<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px;"><a target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/galaygobi/196730783/"><img src="http://1.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SQxbl3Ffh_I/AAAAAAAAAlg/mM2SrmaUgak/s200/pudong-new-area-shanghai.jpg" alt="" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" >New Pudong Area, by <a href="http://www.flickr.com/people/galaygobi/">galaygobi</a></span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">La <span style="font-weight: bold;">Pudong New Area</span> è il quartiere dedicato alle Fiere di Shanghai. La Borsa Internazionale del Turismo o la SMAU di Milano fanno un baffo a quegli immensi padiglioni. Sono andato in rappresentanza col Consolato, grazie al vice-Console e ai colleghi dell'ICE alla Wires and Tubes Exhibition, la Fiera dedicata a macchinari, cavi e tubi (settore importantissimo in Cina) e successivamente alla IFAT, la Fiera delle energie rinnovabili. L'accoglienza è stata superba, cinese direi: giusti a destinazione con la macchina del Consolato, il pass diplomatico ci ha permesso di evitare le file e di ottenere la rosa rossa all'occhiello (per pochi) (i dirigenti cinesi avevano, invece, una orchidea viola all'occhiello) e la firma di proprio pugno sul libro rosso, quello degli ospiti.</span><br /><br /><span style="font-family: arial;">La cosa che colpisce è che nella parte dei macchinari i compratori non erano tanto i cinesi, ma c'erano una marea di indiani. Ad ogni modo tale fiera è stata finanziata dalle Fiere tedesche, in particolar modo Dusserdolf e Monaco: per questo c'erano parecchi stand espositivi tedeschi. Ma anche quelli italiani non mancavano: quello dei macchinari è un settore dove siamo particolarmente capaci, talvolta anche per la qualità dei prodotti. A questo giro avevamo circa una 50ntina di stand, 30 raggruppati e vicini fra di loro che ci davano una buona immagine.</span><br /><span style="font-family: arial;">Meno importanti invece nel settore delle energie rinnovabili, con 7-8 aziende e alcune di Napoli (!!!), ancora deve pensare ai suoi di rifiuti). La cosa brutta è stata però vedere che mentre gli altri paesi proponevano macchinari, strumentazioni, buone idee, noi le uniche cose che avevamo erano cassonetti e trituratori, che col riciclaggio c'entrano ben poco.</span><span style="font-family: arial;"></span><br /></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-39913494894822636272008-10-30T14:04:00.000-07:002008-11-04T07:38:01.838-08:00Suzhou Nightlife e affari a Shanghai<div style="text-align: justify;"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; width: 200px; height: 135px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SQohr5V2zeI/AAAAAAAAAlE/RFowyotF6ic/s200/shanghai-nightlife.jpg" alt="Shanghai Nightlife" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5263056152546430434" border="0" /><span style="font-family: arial;">Questo weekend abbiamo preso il taxi per <span style="font-weight: bold;">Suzhou</span>, io, una cinese, una giapponese, un inglese. Prezzo complessivo, per un'ora e mezzo di taxi verso un'altra città, con tanto di pedaggio autostradale, 45 euro. Siamo partiti dopo una sosta allo Starbuck's, e siamo arrivati a Suzhou dopo l'imbrunire, andando per clubbing. In una notte, senza dormire, siamo stati in 4 diversi posti, per poi rifocillarci, prima del treno mattutino, a mangiare hot pot in un localino cinese, dunque pollo, tofy, vegetables, e quant'altro alle 4.30 del mattino. Nonostante il sonno, il treno ci ha riportato a casa nell'orario giusto per andare a letto, le 5 del mattino. Ciò ha fatto sì che dormissimo tutt'oggi. Un appunto sulle <span style="font-weight: bold;">discoteche</span>: qui non esistono. Nel vero senso della parola. Quelle che noi chiamiamo "discoteche", e che paghiamo in media 15-20 euro a sera, qui sono invece bars o clubs (pochi cinesi che parlano inglese conoscono la parola "disco")a entrata gratuita: tutto ruota intorno al bancone ove viene servito da bere, per poi esserci varie piste e salette dove ballare, diveni e privè dove rifocillarsi, ma il concetto stesso di "pista da ballo" non esiste. Insomma, è tutto molto di più all'insegna della compagnia più che del ballo in sè.</span><br /> <br /><span style="font-family: arial;">Facendo un volo pindarico, ho già detto molte volte che pochi parlano inglese. Lasciando da parte i cinesi che lo hanno studiato all'estero, che lo parlano bene, gli altri hanno difficoltà nella pronuncia, anche se lo scrivono decentemente. Nonostante ciò, nonostante il ritardo accumulato nello studio dell'inglese, i cinesi, a differenza degli italiani, hanno capito una cosa: l'inglese parlato non è la grammatica che sembra prevalere nelle scuole italiane. Per questo studiano dalle canzoni, dai modi di dire, dalle inflessioni, più che dai libri di grammatica. E questo secondo me è molto positivo.</span><br /><span style="font-family: arial;">In effetti, e vengo alla seconda parte del discorso, non sono d'accordo con la gente che dice che la forza lavoro in Cina non costa niente: l'ho detto più volte anch'io, ma riferendomi a quella locale, e che lavora qui in aziende cinesi. Se prendiamo uno con già una laurea, e che sa un pò d'inglese, già il costo per un'azienda, fra stipendio-tasse-assicurazioni, sale a 1000 euro ciascheduno, seppur inferiore a un costo medio italiano, non è poco. C'è poi un altro costo da sostenere: l'alto turn-over della manodopera, la non fidelizzazione del lavoratore, le spese per la formazione. Che talvolta incidono. Per questo, uno che viene ad <span style="font-weight: bold;">investire in Cina</span> non può aspettarsi un ritorno economico immediato.</span><br /></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-43147050497960645942008-10-29T12:50:00.000-07:002008-11-04T07:38:18.828-08:00Oltre 1000 le aziende italiane in Cina<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Or ora sto scrivendo dall'ufficio, che il Console Aggiunto mi ha riservato presso l'Ufficio Commerciale, di modo da poter gestire autonomamente i contatti con le aziende italiane operanti nella Cina del Sud-Est (ShangHai, JianSu Province, ZheJiang Province). Ai contatti col Sud ci pensa l'ambasciata di Guandong (Canton), a quelli col Nord quella di Pechino. Il Consolato qui, veramente efficiente data la natura commerciale di ShangHai, ha al suo interno una 50ntina di dipendenti italiani, <span style="font-style: italic;">italo-cinesi</span>, cinesi. Tutti molto cordiali e senza la puzza sotto il naso, persino il Console, nonostante gli stipendi da capogiro, le cravatte esclusivamente Regimental, gli abbonamenti annuali al Club di Golf.<br /><br />Lavoro a stretto contatto col Dott. A***, in Cina da 12 anni, plurilaureato, ma una vera forza della natura; stimo anche il Colonnello della Guardia di Finanza, uno di quei 12 Colonnelli che operano in tutto il mondo attraverso i canali diplomatici (si', in tutto il mondo solo 12, lui si occupa di tutta l'Asia da quest'Ufficio). Quando sono stato ufficialmente invitato alla cena di inaugurazione della nuova residenza dei due Consoli Aggiunti (marito e moglie) ho subito pensato alla formalita' dell'ambiente. In realta' e' stato un buffet tra amici, molto molto divertente. Penso di essere capitato in un gruppo speciale, anche perche' parlando il precedente non era cosi' buono. Il personale di alto rango secondo le leggi italiane e' obbigato a cambiare sede ogni 4 anni verso un altro continente, per evitare connivenze politiche. Il primo giorno di lavoro sono stato accolto dall'Illustre Direttore dell'Istituto di Cultura, un uomo veramente di cultura. Quello che mi piace e' proprio questo: il contatto fra le varie "sezioni" italiane, che si trovano tutte nello stesso building: Consolato, Istituto di Cultura, Camera di Commercio, ICE (Istituto per il Commercio Estero) che gia' mi ha fatto partecipare ad una Conferenza relativa alla presenza delle <span style="font-weight: bold;">aziende italiane in Cina</span>.</span><br /><br /><span style="font-family: arial;">Data la polverizzazione delle imprese in Italia, non abbiamo lo stesso vantaggio di altri Paesi o delle multinazionali, e allo stesso tempo non e' vero che in Cina si fanno i soldi facili (per le aziende che lavorano qui). Serve pazienza, tempo, adattabilita'. Qui ci sono circa 1000 aziende italiane al momento, ma per avere un buon ritorno economico si deve aspettare almeno 3 anni: ad incidere il costo del personale, che non e' vero che e' economico poiche' nelle aziende italiane serve personale specializzato, problemi con la lingua, burocratici, legali, alto turn-over del personale cinese che difficilmente si lega ad un'azienda, visto che e' pronto a lasciarla per un aumento di 10 euro. Ci sono stati, per questo, tantissimi fallimenti. E' indispensabile un traduttore.</span><span style="font-family: arial;"><br /></span><span style="font-family: arial;"></span></div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com1345tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-4029307768076940852008-10-29T12:34:00.000-07:002008-11-04T07:45:41.703-08:00ShangHai Reloaded<div align="left"><span style="font-size:85%;"><em>Anche un viaggio di mille miglia inizia, comunque, con un singolo passo. Lao-Tzu.</em></span></div> <div align="left"><img alt="Shanghai city" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5248815746794187346" src="http://2.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SNeKHL8k6lI/AAAAAAAAAY8/hH2oPK9cB8s/s200/17_Shanghai_by_night.jpg" style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; float: left;" border="0" /><em></em> </div> <div style="text-align: justify; font-family: arial;font-family:arial;"><span style="font-size:100%;">Bentornato, mi sembrava dire la città una volta qua. Sono stato accolto a braccia aperte da una <span style="font-weight: bold;">ShangHai</span> afosa, ma pur sempre il mio sogno, in perenne movimento, mai uguale a se stessa. Caotica. Viva!<br /><br />Non possiamo cullarci sulla staticita' di un'<span style="font-style: italic;">Italia che oramai affonda</span>. Qui in pochi mesi e' stato completato uno degli <span style="font-weight: bold;">edifici piu' alti del mondo</span>, 110 piani, e altri sono in costruzione. All'arrivo, ormai una settimana fa, l'aeroporto di Pudong mi ha ricordato quanto sia diversa la vita e il modo di pensare qui, ma anche quanto sia (nel bene o nel male) tutto piu' efficiente. Dove non si puo' perdere tempo.<br /><br />Alex, l'amico dell'italianizzato Renato, e' venuto a prendermi con la macchina all'aeroporto, dove - insieme alla mamma di Renato - mi ha accompagnato a casa di Fei, JiaoZhou Road, JingAn District, ove ha sede il famoso Tempio di JingAn. All'arrivo un cordiale Fei ha saputo darmi tutta l'ospitalita' di cui avevo bisogno, quell'ospitalita' tipicamente cinese che forse, a volte, noi italiani dimentichiamo. Ambientarmi con la nuova zona e' stato facile, il giorno dopo subito a vedere il mio posto di lavoro, il <span style="font-weight: bold;">Consolato d'Italia</span>, piano 19 del nuovissimo The Center in ChengLe Lu, a 30 minuti a piedi da casa mia o 12/13 col taxi.</span></div><div style="text-align: justify; font-family: arial;"> </div><div face="arial" style="text-align: justify; font-family: arial;"> </div><div style="text-align: justify; font-family: arial;"> </div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7627090529786463828.post-77706029099157462622008-08-08T08:00:00.000-07:002012-11-30T01:21:06.801-08:00Un Italiano a Shanghai<div style="float: left; margin-right: 10px; margin-bottom: 5px;"><a target="blank" href="http://www.flickr.com/photos/hipnos/2191873900/"><img src="http://2.bp.blogspot.com/_fxv4LrokfOI/SQyJyzvgPKI/AAAAAAAAAlo/qcVnMNNiHvY/s200/shanghai-people.jpg" alt="" /></a><div style="text-align: center;"><span style="margin-top: 0px;font-family:arial;font-size:78%;" >A passeggio per il centro<br />di Shanghai, by <a href="http://www.flickr.com/people/hipnos/">hipnos</a></span></div></div><div style="text-align: justify;font-family:arial;"><span style="font-style: italic;">Xiao Long</span>, prima di muoversi verso il Consolato Generale d'Italia sito in Shanghai grazie alla riuscita in un bando promosso congiuntamente da Ministero degli Affari e CRUI, ha avuto il tempo di esercitarsi in qualche professione che gli permettesse di acquisire esperienze tra le più varie, visto che ha sempre visto il lavoro sempre come un mezzo per perfezionarsi, foss'anche il più umile. Seguendo il principio del "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te", si è ritrovato a lavorare tra volantini, giornali, magazzini, alberghi, amministrazioni tra le più varie, e a purificarsi in esperienze semi-mistiche come il Cammino di Santiago sino a Finisterre.<br /><br />La decisione cinese è emersa gradualmente, dapprima grazie all'attrazione per l'Oriente dettata dall'amore per il Giappone che mi ha fatto scoprire un mondo diverso, poi per mezzo della sempre più frequente attenzione dei media al fenomeno cinese, visto dai più come "comunismo diverso". Non convinto di ciò, mi sono interessato sempre più al disvelamento del fenomeno, cominciando con i scontati libri di Rampini, per poi scoprire quelli ben più interessanti di Terzani. Un mini-corso di cinese, in realtà poi non frequentato per mancanza di tempo, ha fatto si che l'interesse si concretizzasse ancor di più, sino al frequentare quasi esclusivamente amici cinesi, a comprare riviste tematiche sul "paese di mezzo", a scrivere due tesi universitarie sull'apertura cinese al mondo (quella vera del febbraio del 1972, e quella economico-culturale dei giorni nostri).<br /><br />Qui cambia sempre tutto e niente. Tutto: vedo che in pochi mesi nascono palazzi di centinaia di metri dal nulla e nuove linee della metropolitana, un ammodernamento continuo. Niente: rimane sempre quella cultura filosofico-confuciana di fondo, tra cui rispetto della famiglia, dei gradi di anzianità, sano orgoglio nazionalista (che se non spinto agli estremi, come tutte le cose, è un bene), amore per il proprio paese, importanza fondamentale di salvare la faccia. Ragionando nel lungo periodo, niente nel mondo sta cambiamendo più velocemente di come sta facendo la Cina dagli ultimi 35 anni, in campo sia economico, sia nel rapporto interculturale. Un adeguamento fatto ancora a piani quinquennali ma che permette l'evolversi di un lento divenire in salita, piuttosto che un repentino stravolgimento che porterebbe rapidamente alla caduta.<br /><br />Nessun consiglio a chi volesse vedere la Cina. Solo partire. Porsi troppi problemi in anticipo è sbagliato e talvolta pregiudizievole; al contrario credo che laddove ci sia un reale interesse le occasioni si presentino da sole. Quello che ogni tanto vedo mancare è l'intrapredenza: intendo dire che nei giovani c'è troppo scoraggiamento, un abuso di pessimismo che, anche se in una situazione economica difficle è comprensibile, di certo non aiuta.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Un Italiano a Shanghai</span> viene pubblicato una volta ogni quindici giorni anche all'interno del settimanale free-press Tutto Perugia, distribuito in 20.000 copie.</div>Angelohttp://www.blogger.com/profile/07502706170300728096noreply@blogger.com