Parchi giochi, mance e lingua cinese
Shanghai Parco divertimenti cinese, by pnoeric
Ad agosto, nonostante fossero previste 2 milioni di presenze per via delle Olimpiadi, a causa delle ristrettezze nella concessione dei visti da parte del governo cinese si sono contate 500mila persone. Per le autorita' locali e' comunque stata una cassa di risonanza incredibile, tant'e' che negli autobus ancora vengono trasmesse a rotazione le immagini di quell'evento. In effetti, l'attaccamento a manifestazioni esteriori di grandezza (come lo starting delle Olimpiadi) e' palese anche altrove, nei parchi giochi ad esempio. Di cui tutti vanno matti, da 0 a 30 anni. La differenza con un Disneyland (presente solo ad Hong Kong) o un Gardaland e' pero' che e' tutto palesemente finto, mentre noi tendiamo a costruire personaggi e scenografie quanto piu' possibile vicini al vero.
E ho anche scoperto che lasciare le mance qui non solo e' maleducato, ma proibito: ho provato al suddetto parco e in qualche taxi e ristorante. Poi ho scoperto che per i dipendenti e' una sorta di tradimento verso la propria azienda (e quindi nazione), poiche' l'azienda potrebbe pensare che si stia tentando di fare affari dietro le sue spalle. Ho anche provato a farmi spiegare il perche' in cinese, ma non ci ho cavato un ragno da un buco, vuoi perche' in ogni citta' parlano un dialetto diverso dal cinese mandarino, vuoi perche' non conosco a sufficienza la lingua. In effetti il cinese mandarino (putonghua) e' fondamentalmente bisillabico, ma ci sono dei fattori culturali che tendono a conservare l'uso del sistema di scrittura ideogrammatico. La scrittura, con tutta la difficolta' data dal lungo percorso necessario per arrivare a dominarla, possiede una grande autorevolezza: per secoli, se non per millenni, il potere e' stato associato in Cina con la capacita' di leggere e scrivere, in quanto la cultura era un requisito necessario per accedere alle cariche governative. Tale scrittura ha avuto un richiamo talmente potente da essere adottato in paesi culturalmente e linguisticamente assai diversi, come la Corea, il Giappone, il Vietnam.
E ho anche scoperto che lasciare le mance qui non solo e' maleducato, ma proibito: ho provato al suddetto parco e in qualche taxi e ristorante. Poi ho scoperto che per i dipendenti e' una sorta di tradimento verso la propria azienda (e quindi nazione), poiche' l'azienda potrebbe pensare che si stia tentando di fare affari dietro le sue spalle. Ho anche provato a farmi spiegare il perche' in cinese, ma non ci ho cavato un ragno da un buco, vuoi perche' in ogni citta' parlano un dialetto diverso dal cinese mandarino, vuoi perche' non conosco a sufficienza la lingua. In effetti il cinese mandarino (putonghua) e' fondamentalmente bisillabico, ma ci sono dei fattori culturali che tendono a conservare l'uso del sistema di scrittura ideogrammatico. La scrittura, con tutta la difficolta' data dal lungo percorso necessario per arrivare a dominarla, possiede una grande autorevolezza: per secoli, se non per millenni, il potere e' stato associato in Cina con la capacita' di leggere e scrivere, in quanto la cultura era un requisito necessario per accedere alle cariche governative. Tale scrittura ha avuto un richiamo talmente potente da essere adottato in paesi culturalmente e linguisticamente assai diversi, come la Corea, il Giappone, il Vietnam.
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